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Terrorismo e criminalità organizzata

Mafia cinese o made in China?

Sara Pezzuolo, Giovanni Manfrellotti, Mafia cinese o made in China? La criminalità cinese in Italia: personaggi, testimonianze, reati e azioni di contrasto, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2008

matitacineseEsiste la mafia cinese in Italia o gli episodi di criminalità all’interno delle cosiddette Chinatown sono “semplicemente” l’espressione di una cultura diversa dalla nostra?
Gli autori del presente volume ricostruiscono il fenomeno della malavita cinese nel nostro Paese attraverso l’analisi delle sentenze dei maggiori casi giudiziari, le testimonianze, le intercettazioni telefoniche, cercando di comprenderne le dinamiche alla luce di una differente cultura, arrivando ad affermare che tale realtà è riconducibile alle associazioni di stampo mafioso. Vengono esaminati i maggiori reati (immigrazione clandestina, prostituzione, rapine, estorsioni, spallonaggio, contraffazione marchi, traffico di stupefacenti), le problematiche a essi inerenti considerando l’azione di contrasto posta in essere dalle Autorità Giudiziarie. Ne viene fuori un quadro esaustivo, che permette di conoscere più a fondo un mondo distante dal nostro, ma che, allo stesso tempo, cresce accanto a noi.





Breve storia dell’autobomba

DAL 1920 ALL’IRAQ DI OGGI. UN SECOLO DI SPLOSIONI

DAVIS MIKE

Editore: EINAUDI

Pubblicazione: 09/2007
Numero di pagine: 257
Prezzo: € 14,50

autobombaNel settembre del 1920 Mario Buda fa esplodere in piena Wall Street un carro trainato da cavalli e imbottito di dinamite e pezzi di metallo, l’esplosione uccide 40 persone e inaugura quella che sarebbe diventata una delle più micidiali armi da guerriglia urbana, l’autobomba. Il prototipo messo a punto dall’anarchico italiano, tempo qualche decennio, diventerà l’arma del terrorismo globale. Rileggendo la storia del secondo dopoguerra, Davis ripercorre l’uso, le trasformazioni, gli scopi di un ordigno povero che ha esiti molto più devastanti dei missili da milioni di dollari e che ha modificato totalmente l’idea stessa di guerra. Se un tempo eserciti e armamenti erano convenzionali, la maggior parte degli attuali conflitti sul pianeta hanno carattere di guerriglia e nell’autobomba l’arma più efficace e a buon mercato.






La rete dell’Odio

di Marco Innamorati e Alessandro Rossi – Valter Casini Editore
Analisi Strategica, Semiotica e Psicologica dell’Integralismo, Fondamentalismo e Razzismo in Internet

Clicca qui per visualizzare l’indice del libro in formato PDF

Ne La Rete dell’Odio Marco Innamorati e Alessandro Rossi hanno monitorato e analizzato nel dettaglio siti web, chat room, newsgroup e altre risorse on-line di oltre 1.500 Gruppi di Protesta Violenti, ossia gruppi od organizzazioni che perseguono ciascuno le proprie agende politiche, sociali, religiose attraverso il ricorso diretto, il supporto o l’invito alla violenza.
Il termine Gruppi di Protesta Violenti, quindi, include un ampio spettro di realtà, che spaziano dalle organizzazioni con obiettivi fortemente anti-sociali (gruppi razzisti, antisemiti, etc.) sino alle vere e proprie organizzazioni terroristiche, quali Al Qaeda, Hamas, POJ, Hizbollah, etc.
Il volume prende in esame l’uso che questi Gruppi di Protesta Violenti fanno del medium telematico, illustrandone i possibili sviluppi futuri e le implicazioni in termini di tematiche quali sicurezza, privacy e diritto alla libertà di espressione.
Inoltre, si descrive approfonditamente il modus operandi dei Gruppi di Protesta sulla rete Internet, analizzandone strumenti e metodi di comunicazione, impostazione strategica e logistica, e il supporto che la tecnologia dell’informazione e della comunicazione offre loro in ambito di propaganda, proselitismo e motivazione.
Allo studio hanno collaborato vari enti ed istituzioni internazionali, come Internet Haganah ed il Simon Wiesenthal Center.
462 Pagine, € 16,00

 

Il Terrorismo Suicida: Archetipo e Mito

Genere: Autoprodotti
Autore: Fabrizio Giuliani
Editore: eBook Prodotti dagli Autori
Pagine: 160
Anno: 2008

terrorUn saggio sulla predisposizione mentale del terrorista suicida, osservato dalla prospettiva della psicologia archetipica e dell’esperienza numinosa come meccanismo attivante dell’aspirazione al martirio; l’importanza delle immagini in questo contesto psicopatologico.
Un documento alternativo sull’attuale e preoccupante fenomeno dell’utilizzo dell’arma umana nella nuova contrapposizione tra blocchi, sociali e religiosi e sui perché del dilagare di una disgregazione della psiche in alcune regioni della terra, corredate da un’attenta analisi sull’incisività di alcune tecniche di valutazione psicologica dei dati di intelligence disponibili nelle attività di previsione e di contrasto del nuovo terrore globale con una revisione, quindi, dei paradigmi investigativi.

Fabrizio Giuliani vive e lavora a Roma, si è laureato all’Università dell’Aquila in Scienze delle Investigazioni.
Esperto e studioso del terrorismo internazionale di matrice suicida, è consulente e docente per il Centro Europeo di Psicologia Investigativa e Criminale, nonché istruttore per la difesa nucleare, biologica e chimica.
Ha pubblicato diversi articoli per il periodico «l’Ideale» e per la rivista «Legalità e Democrazia».

 

Dalla Mano nera a cosa nostra

Di Enzo Catania

Boroli Editore – Collana: Storia Storie memorie
Pagine 439 – Anno 2006

neraSono presenti in questo libro tutti i protagonisti, di oggi e di ieri, della mafia e della lotta alla mafia. Da Joe Petrosino, il poliziotto italoamericano inviato a Palermo dalle autorità statunitensi per troncare la testa della “Piovra”, a Cesare Mori, il “prefetto di ferro” che Mussolini mandò in Sicilia “per colpire al cuore banditismo e mafia”; da Al Capone, il gangster più famoso di tutti i tempi, a Lucky Luciano, che ebbe un ruolo di primo piano nel favorire lo sbarco degli Alleati in Sicilia, fino a Luciano Liggio e Totò Riina. Lo scenario è scandito da processi, pentimenti (a partire da quello decisivo di Tommaso Buscetta), stragi e agguati per togliere di scena oppositori spesso eroici.






Gomorra

crimineViaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorra

Saviano Roberto

Mondatori









Napoli Criminale

Bruno De Stefano
Newton Compton
Pagine 288
Prezzo14,90

napoliNapoli uguale criminalità. È un’equazione che infastidisce molti benpensanti ma che fotografa impietosamente una realtà innegabile e tristemente nota in ogni angolo del globo.

Come in una delle città più belle d’Italia e nel suo hinterland la cosa più facile sia morire ammazzati lo racconta Napoli criminale di Bruno De Stefano, un volume che ripercorre i più importanti casi di cronaca nera e giudiziaria degli ultimi cinquant’anni.

L’autore non racconta solo i delitti che hanno maggiormente impressionato l’opinione pubblica, ma anche quelli frettolosamente rimossi dalla memoria collettiva e sintomatici di una violenza feroce che non ha uguali in nessun’altra parte del mondo occidentale.

Napoli criminale propone un viaggio che attraversa mezzo secolo e lungo il quale ci si imbatte in tutti gli orrori di cui l’essere umano è capace: dal delitto d’onore alla pedofilia, dal ricatto sessuale alla follia omicida.

Da Pupetta Maresca, la “ragazza con la pistola”, al Mostro di via Caravaggio, dal caso del vicedirettore del carcere di Poggioreale Giuseppe Salvia, il “nemico” di Cutolo (insieme con il capo della Squadra mobile Antonio Ammaturo, un funzionario troppo onesto per una città votata al crimine), all’assassinio del giornalista Giancarlo Siani, dal rapimento di Ciro Cirillo, liberato poi grazie a una sconvolgente saldatura di interessi politico-camorristici che hanno lasciato ancora zone d’ombra, al caso Ponticelli: con 3723 vittime delle guerre di camorra, sommate ai morti ammazzati per le motivazioni più svariate, dall’intrigo amoroso all’attacco terroristico, Napoli sembra un Far West in cui l’allegria, la creatività e la bontà del sole e del cibo sembrano echeggiare solo come un sorpassato, ormai lontano, luogo comune.

Una “Bogotà occidentale”, la definisce l’autore Bruno De Stefano, giornalista professionista, attualmente nella redazione di City, che ha lavorato in passato per il Corriere del mezzogiorno, Paese Sera, Il Giornale di Napoli, Metropolis, occupandosi di cronaca nera e giudiziaria: narcotrafficanti, scontri fra i clan e una efferatezza dilagante che non risparmia nemmeno l’infanzia.

Un intero capitolo è infatti dedicato a questa piaga tipicamente napoletana: la morte di bambini e ragazzini, vittime innocenti trucidate in agguati e sparatorie che hanno pagato con la vita l’essere venuti al mondo in uno dei luoghi dove il crimine non conosce limiti.

Non è un romanzo, questo: è pura verità. La cronaca nuda e inesorabile che l’autore, come ogni napoletano, si è trovato a vedere, a vivere. È dall’osservazione onesta dei fatti, e dalla riflessione oggettiva e asciutta su di essi, che nasce quest’opera di grande rigore e documentazione, capace di raccontare senza fronzoli le contraddizioni drammatiche di una città.

 

Camorra

Dal crimine organizzato alla riorganizzazione dei crimini

Alfredo Grado

Ed. Universitarie Romane

Dalla NCO di Raffaele Cutolo al condizionamento imposto ai processi di sviluppo delle imprese meridionali, dalle donne di camorra al racket delle estorsioni visto dalla prospettiva vittimologica. E ancora: dalla carriera criminale al crollo del vincolo omertoso, dalla faida di Scampia alle modalità linguistico-comportamentali poste in essere dall’affiliato in sede dibattimentale.
È possibile capire le motivazioni e le caratteristiche comportamentali della organizzazione criminale partenopea? Possiamo penetrare la logica delle sue azioni, lo stile e i rituali dei suoi delitti? Partendo da questi interrogativi, l’autore traccia un bilancio delle conoscenze disponibili sulla camorra, rilevando la necessità di proporre una riflessione innovativa e adeguata alla sua complessità. Attraverso tale rivisitazione la camorra da fenomeno criminale si trasforma in fenomeno psicologico, la cui struttura di personalità non rappresenterebbe altro che una trasformazione tragica, violenta, estrema e negativa dei valori e dei modi d’essere dei napoletani.

Alfredo Grado (Napoli, 1968) criminologo, è autore di diverse pubblicazioni scientifiche sui temi della sociologia giuridica e della devianza. Docente di criminologia (Ministero della Giustizia), impegnato nello studio dei raggruppamenti criminali, si è occupato dei reclutamenti adolescenziali in sette sataniche e movimenti distruttivi. È membro della Società Italiana di Criminologia.

 

Il sequestro di persona

Simbologia della mutilazione in Sardegna

Susanna Loriga

110 pagine con illustrazioni
In libreria da ottobre
ISBN 88-7730-197-X

L’autrice propone una ricerca, unica nel suo genere, sulla mutilazione auricolare nei sequestri di persona, attraverso la viva esperienza di chi ha vissuto il dramma della prigionia. La mutilazione, studiata come linguaggio simbolico e criptato, affonda le sue origini nel codice barbaricino e trova dei punti di contatto, nel modus operandi, con la segnatura, eseguita ancora oggi in Sardegna, sugli animali. Il coltello utilizzato, “sa pattadesa”, status simbol del “balente” (l’uomo coraggioso) si riveste di un gran significato simbolico.
Le interviste alle vittime dei sequestri, sono ricche di particolari minuziosi sulle lunghe giornate trascorse con i sequestratori, suscitando nel lettore peculiari emozioni e inediti particolari con validi spunti sociali e antropologici, ricchi di particolari investigativi.
Contenuto:
Breve storia del sequestro.
La mutilazione nei sequestri di persona.
Interviste ad alcune vittime di sequestri in Sardegna. Significato della “Balentia”.
Il coltello sardo (“sa pattadese”).
La marchiatura.
Fotografie del coltello sardo ed i vari segni padronali sul bestiame

 

Il terrore in casa nostra

RUBEN DE LUCA

FrancoAngeli, Milano, pp.224

terrore-in-casa-nostraIl libro di Ruben De Luca propone un’analisi complessiva delle caratteristiche del terrorismo globale, con un occhio di riguardo all’estremismo islamico, ma non solo, trascurando volutamente l’aspetto cronachistico per concentrarsi sulla struttura delle principali organizzazioni terroristiche contemporanee e sugli aspetti psico-sociologici degli uomini (e delle donne) che decidono di farne parte. Una parte del volume è dedicata alla trattazione dei concetti fondamentali dell’Islam e della sua religione, all’analisi del fanatismo e delle sue componenti psicologiche, alla descrizione delle dinamiche psichiche del kamikaze del XXI secolo, tutti argomenti essenziali per entrare nella galassia del terrorismo islamico e cercare di comprenderne le sue dinamiche. Due capitoli molto attuali sono dedicati all’utilizzo della rete Internet come strumento di propaganda dei terroristi e all’analisi delle potenzialità future di attacchi sulla popolazione civile con armi non convenzionali (cioè chimiche, batteriologiche e nucleari). Il capitolo conclusivo è dedicato alle strategie di contrasto che possono essere messe in atto per offrire una risposta valida nella lotta contro il terrorismo.
Si tratta di un volume indispensabile per comprendere come la globalizzazione abbia ormai trasformato anche il terrorismo e a quali pericoli andiamo incontro nel prossimo futuro.